Gestire una crisi significa prima di tutto essere in grado di individuarla per tempo garantendosi la possibilità di agire prima e con più opzioni a disposizione. La tempestività è un fattore di successo ma molto spesso si sottovaluta questo aspetto che rischia di portare in breve tempo da un possibile stato di crisi ad un sicuro stato di insolvenza pressoché irreversibile condannando l’azienda, di fatto, ad una sospensione della sua attività.
La riforma del diritto fallimentare ha mirato a favorire il risanamento dell’impresa in crisi incentivando l’utilizzo di strumenti stragiudiziali mirando a diminuire il possibile ricorso a procedure liquidatorie e fallimentari, di tipo giudiziale.
L’obiettivo, pertanto, consiste nel sollecitare l’emersione anticipata dello stato di difficoltà e agevolare lo svolgimento delle trattative tra debitori e creditori mirando a salvaguardare l’eventuale valore residuo dell’impresa.
I diversi strumenti a disposizione degli imprenditori e dei professionisti si caratterizzano per un crescente livello di incisività e coinvolgimento di terze parti; allo stesso modo anche una crescente complessità delle procedure ed una loro pubblicità informativa da operare ex lege prevedono, nel caso apicale, l’intervento del Tribunale quale organo della procedura.
Considerati i livelli di crisi possibili, siano questi legati a problemi strategici piuttosto che legati ad una crisi di profittabilità o, ancora, ad una crisi finanziaria e di liquidità, gli strumenti possono essere riassunti come segue:
Ognuno di questi strumenti è caratterizzato da caratteristiche comuni e da peculiarità proprie che li rendono pertanto adattabili alle diverse situazioni in cui l’impresa può trovarsi valutando caso per caso requisiti di accessibilità e cause che hanno causato la situazione di crisi; discorso a parte meritano le vere e proprie ristrutturazioni societarie in cui, sempre più spesso, si attivano dinamiche di turnaround al fine di, non solo arginare la crisi in atto, ma anche di dare vita a un nuovo piano e strategie in grado di invertire il trend negativo e rafforzare rapporti con gli stakeholders tra cui enti creditizi, fornitori e dipendenti.